Macchia Nera e lo Zaffiro Blu Notte, role libera

Quando l'Associazione "Ricchi Sfondati" di Topolinia propose di organizzare una mostra di gioielli per attirare pubblico da tutto il mondo, l'evento venne accolto con grande apprensione. Il Commissario Basettoni fece subito presente al sindaco che in quella circostanza, oltre ad una folla di curiosi, sarebbe arrivata un'altrettanta folla di ladri desiderosi di farsi un lauto bottino e che lo spiegamento di forze di controllo avrebbe richiesto addirittura l'uso dell'esercito. Il sindaco, comunque, era di diverso avviso: una mostra di gioielli avrebbe attratto un pubblico facoltoso, sicuramente disposto a spendere molti soldi per poter soggiornare adeguatamente a Topolinia e tutto ciò non avrebbe altro che rimpinguato le esigue casse della città; senza contare che l'Associazione "Ricchi Sfondati" stava facendo pressioni sul sindaco stesso per poter organizzare la mostra e un diniego sarebbe ricaduto a suo discapito nelle elezioni imminenti. Per giorni si verificò un tira e molla tra il sindaco e il Commissario Basettoni, finché a vincere fu proprio il sindaco e così iniziarono i preparativi per la mostra più preziosa del mondo. L'Associazione "Ricchi Sfondati" si premurò di catalogare i gioielli da esporre, scegliendo accuratamente i pezzi più pregevoli e tra questi il pezzo più importante era certamente lo Zaffiro Blu Notte, una pietra unica nel suo genere per la grande caratura e l'intenso colore blu. Lo zaffiro era di proprietà di Enricca De Ricchis, facoltosa signora benestante, che vantava una meravigliosa collezione di pietre preziose e che volentieri concesse l'esposizione del suo amato zaffiro.

I preparativi per la mostra durarono parecchi giorni così come l'organizzazione della vigilanza, ma Macchia Nera aveva seguito con attenzione ogni piccolo passo di quel fastoso allestimento, ma aveva solo bisogno di un complice per poter rubare lo Zaffiro Blu Notte.