Cattivi Soggetti

Riflessi in un occhio di diamante

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view post Posted on 9/6/2017, 10:42

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Riflessi in un occhio di diamante_GDR_CS


Il clangore di un cancello che si apriva e il cigolio dei cardini furono gli unici rumori che si udirono in quella tarda serata di primavera. Dallo spiraglio che si stava aprendo la luce filtrava illuminando lo spazio antistante il cancello; l'ombra scura di una figura di donna si stagliò in quello spicchio luminoso. La sagoma avanzava lentamente attraversando quella pallida luce, finché il rumore del cancello che si chiudeva non la eliminò del tutto. Madame Medusa si strinse nel cappotto, anche se era ormai primavera quella serata era decisamente fredda e un po' umida, ma la donna continuò a camminare. La calma apparente del volto era spezzata dalla piega delle labbra contratte, che lasciavano trasparire una rabbia repressa da molto tempo. Medusa continuò a procedere, con passo calmo e misurato, quasi non avesse fretta, eppure ogni tanto le mani si contraevano lasciando trapelare che in realtà avrebbe voluto correre. Dopo un po' si fermò sotto un lampione e si guardò indietro; il carcere era là, chiuso e tetro, indifferente alla sua partenza.

-Smithsonian Institute , sono di nuovo libera. - disse a se stessa Madame Medusa e scoppiò in una risata - Aspettami, verrò a riprendermi ciò che è mio!

Quelle parole e la risata erano state liberatorie e la donna riprese a camminare più rilassata, ma la cosa fu di breve durata. Improvvisamente si fermò.

-E adesso, chi mi aiuterà a riprendere il mio diamante, ora che Mr Snoops mi ha lasciata?

Tranquilla, Madame Medusa ad aiutarti c'è …
 
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view post Posted on 15/7/2017, 09:01

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 Malvagio GDR - Cattivi Soggetti

Uncino si trovava sperduto a vagare per la strada.
non sapendo come fosse arrivato in quel posto chiese a madam medusa che per caso era l'unica persona che si trovasse lì-buona sera madame,sapreste dirmi dove mi trovo?e dove posso trovare qualcosa che mi dia passaggio fino a casa?-era disposto a qualunque cosa per tornare indietro e riabbracciare Emma
 
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view post Posted on 15/7/2017, 15:40

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-Benvenuto a New York, sconosciuto viaggiatore, - rispose Medusa - allungate una mano e sono certa che qualche taxi vi porterà a destinazione, ovunque sia.
Madam Medusa si aggiustò gli abiti e poi riprese a camminare, lasciando solo lo sconosciuto, ma fatti pochi passi si fermò di colpo e ritornò indietro da chi l'aveva interpellata.

-Scusate, forse sono sta un po' brusca, - disse con un tono di voce più gentile - vi siete perso? Se volete posso accompagnarvi a prendere un caffè, c'è un piccolo bar qui all'angolo.

Un caffè? E perché no?! Che aveva da perdere Uncino?
 
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view post Posted on 15/7/2017, 17:11

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Uncino ci pensò un po su e poi le rispose-certo...un caffè andrà benissimo...-
 
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view post Posted on 17/7/2017, 20:11

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Infatti, lì vicino, c'era un piccolo locale, forse un po' buio, ma a Madame Medusa la cosa importava poco; si sedette ad un tavolino ed ordinò due caffè che vennero subito serviti in due alte tazze.

-Allora, perché non cominciamo a conoscerci meglio? - domandò la donna iniziando a sorseggiare il suo caffè - Mi chiamo Medusa e sono una ex-detenuta. Ha! Ha! Ha! Spero tu non abbia pregiudizi, vero? Mi sembri un po' spaesato e, dal momento che mi hai chiesto dove eri, sono sicura che tu a New York non ci sei mai stato. Sei qui per affari? - Medusa guardò Uncino da sopra la tazza di caffè con uno sguardo indagatore - Se così fosse … forse … avrei un affare per te.

Sembra che Medusa trovasse Uncino simpatico, per cui …
 
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view post Posted on 17/7/2017, 21:49

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Uncino allora rispose alle domande di madame medusa-...l'unica cosa che mi interessa è tornare a casa quindi sarei disposto a tutto pur di ritornarci...-commento un po acidamente uncino-quindi parlami della tua richiesta e sarò lieto di accontentarvi!-e dopo quest'ultima esclamazione incominciò a sorseggiare il caffè con un sorrisetto sul volto
 
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view post Posted on 17/7/2017, 22:43

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Medusa fece un risolino e continuò a bere il suo caffè, poi si guardò intorno con aria circospetta, ma solo lei ed il pirata erano gli unici avventori e chi li aveva serviti, stava dietro il bancone a fare pulizie e non sembrava avere interesse per loro. La voce della donna divenne un bisbiglio, mentre si avvicinava ad Uncino.

-Aiutami a recuperare una "cosa" allo Smithsonian Institute e io aiuterò te a tornare a casa. A proposito, come ti chiami bel giovanotto?

Ops, Uncino non si era ancora presentato, ma a questo avrebbe rimediato subito, ma Medusa era stata troppo laconica.
 
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view post Posted on 17/7/2017, 23:27

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Lo Smithsonian Institute e chissà cos'era,ma almeno qualcosa conosceva benissimo ossia il suo nome-Killian Jones...il mio nome è Killian Jones...ma per gli amici sono semplicemente uncino-
 
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view post Posted on 18/7/2017, 20:59

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-Uncino! Mi piace il tuo soprannome . - lo sguardo di Medusa cadde sulla mano del pirata e a quel punto bevve un lungo sorso di caffè, creando una pausa significativa di chi comprende il significato di quel nome - Ho bisogno di un collaboratore. - disse la donna abbassando la voce e guardandosi intorno ancora una volta con aria sospettosa - Il mio vecchio assistente si è perso di vista quando … sono stata forzata a fare una vacanza; ma adesso sono tornata e voglio riprendermi ciò che mi appartiene e che ho rubato con stile. Purtroppo, mentre marcivo dietro le sbarre quella mocciosa di Penny, la bambina che mi aveva aiutata ad impadronirmi della mia … "cosa", l'ha donata ad un museo, lo Smithsonian Institute . Adesso voglio riprendermi ciò che mi appartiene.

Rubare una cosa rubata, questo era il succo della richiesta. Uncino, adesso, doveva decidere se aiutare o meno Medusa.
 
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view post Posted on 18/7/2017, 21:41

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Uncino ci pensò un po su e poi rispose-certo che ti aiutero!ma in cambio tu farai il modo di riportarmi a casa,siamo d'accordo?-
 
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view post Posted on 19/7/2017, 14:01

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-Ma certo! - rispose Madame Medusa con un sorriso, finì di bere il suo caffè e lasciò alcuni spiccioli sul tavolo - Adesso andiamocene da qui.

La donna spiegò ad Uncino che avrebbero dovuto tornare nella sua vecchia casa e, dal momento che Medusa non aveva soldi sufficienti per un taxi, dovettero andarci a piedi. Dopo una lunghissima scarpinata i due complici arrivarono ad una stamberga e Medusa tirò fuori la vecchia chiave, che infilò nella toppa e girò. Quando entrarono le stanze erano in un vero disordine, piene di polvere e ragnatele, ma la donna non sembrò farci caso, si gettò su una vecchia poltrona e si tolse le scarpe.

-Accomodati dove vuoi, Uncino, debbo farti vedere una cosa.

Dopo essersi massaggiata i piedi doloranti per la lunga camminata, Medusa andò ad una scrivania e iniziò a rovistare tra una montagna di carte accatastate, finché non estrasse un foglio spiegazzato, che aprì e mise davanti ad Uncino.

-Guarda, questa è la mappa dello Smithsonian Institute ; l'avevo conservata per un evenienza speciale e adesso l'evenienza si è avverata: ruberemo l'Occhio del diavolo, il mio diamante perduto. Il piano è molto semplice: studia attentamente questa mappa, dovrai andare a visitare il museo e quando tornerai mi dirai che cosa hai scoperto. Purtroppo, non posso andare io in avanscoperta, dal momento che mi ero già impadronita del diamante e sono finita in prigione, desterei dei sospetti, ma tu sei una faccia nuova.

Il piano, infatti, era semplice: Uncino doveva studiare la mappa del museo, andare a visitarlo e scoprire dove si trovava il diamante.
 
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view post Posted on 19/7/2017, 15:55

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Uncino preferì rimanere in piedi anziché sedersi,quell'appartamento era tutt'altro che accogliente.
Doveva studiare una mappa?Facile! Era il suo vecchio mestiere...non vedeva l'ora di incominciare
 
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view post Posted on 20/7/2017, 13:59

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-Spero tu abbia memorizzato la mappa, - gli disse Madame Medusa - non posso lasciartela: quando entrerai nel museo non potrai averla, desterebbe sospetti. Una volta entrato, dovrai scoprire dove tengono il diamante. Probabilmente sarà esposto in una teca e circondato da congegni d'allarme. Controlla quante guardie ci sono, anche se credo che alla chiusura del museo resti solo il guardiano notturno. Ricordati che dovrai riportare su questa mappa il percorso che hai fatto dentro il museo e spero che per questo tu abbia una buona memoria.

Detto ciò, Medusa aprì uno stipetto, tirò fuori un rotolo di banconote e ne diede alcune ad Uncino.

-Tieni, - gli disse porgendogli il denaro - questo dovrebbe bastarti per pagare il taxi, sia per l'andata che per il ritorno. Il resto usalo per l'acquisto del biglietto nel museo e, se avanzi qualcosa, per un caffè.

Sotto una pila di cartacce, Medusa trovò il telefono.

-Spero che non mi abbiano tagliato i fili mentre ero in … vacanza. Oh, bene, funziona ancora! … Pronto? ….Taxi?

Dopo un po' arrivò il taxi ed Uncino poté finalmente salirci sopra: destinazione lo Smithsonian Institute .
 
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view post Posted on 20/7/2017, 15:01

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Uncino allora aspetto che il taxi arrivò al Smithsonian Institute.
Lo pagò e si diresse verso l'entrata del museo
 
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view post Posted on 21/7/2017, 08:47

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Pietro Gambadilegno era appena arrivato da Topolina per rubare l'occhio del diavolo, un prezioso diamante custodito nello Smithsonian istituite; aveva preparato una cartina progettato il piano, aveva previsto tutto tranne l'uomo che stava arrivando: un pirata con un uncino al posto della mano "chi sei?" gli chiese
 
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