Alla ricerca della topaia nascosta, role libera

Anche quella mattina Cenerentola aveva versato il latte nella ciotola di Lucifero, ma il gatto guardò la bianca bevanda ondeggiare sui bordi del contenitore senza alcun interesse. Si accucciò vicino con aria corrucciata, ignorando quel cibo che tanto gli piaceva; i suoi pensieri vagavano oltre il semplice mangiare, anzi, gli era proprio passato l'appetito. Appena sveglio aveva ricevuto le carezze di Madame Tremaine, ma aveva anche sentito la signora lamentarsi con le figlie che la sera prima aveva visto un topo e che forse il gatto era diventato pigro perché troppo grasso ed una bella dieta l'avrebbe reso nuovamente vigoroso e attivo. Quelle parole per Lucifero suonarono come un allarme; i gustosi bocconcini che gli preparava Cenerentola non sarebbero più comparsi nel suo piatto e forse nemmeno quella ciotola di latte sarebbe stata riempita così abbondantemente. Il gatto ripensò a quel mesto discorso ed allora si affrettò a svuotare la scodella prima che Cenerentola tornasse e che forse gliela vuotasse lei stessa.

"Maledetti topi," pensava intanto Lucifero "se solo sapessi dove si trova la loro topaia … li eliminerei una volta per tutte, facendo la più grande scorpacciata che abbia mai fatto. Allora, indubbiamente, la mia padrona mi colmerebbe di delizie e di latte e io sarei il gatto più felice del mondo ".

Quando la ciotola fu vuotata, Lucifero tornò ad immergersi nei suoi cupi pensieri. Dove poteva trovarsi il nascondiglio dei topi? Pensa e ripensa, il gatto diventava sempre più cupo. Mettersi alla ricerca di una topaia nascosta avrebbe richiesto un consumo di forze esagerato e per un gatto pigro come lui sarebbe stata una fatica intollerabile.

Se solo qualcuno l'avesse aiutato …