Cattivi Soggetti

Frollo - Il gobbo di Notre dame

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Arwen Lynch
view post Posted on 16/2/2010, 16:36 by: Arwen Lynch




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Frollo è un personaggio molto caratteristico, è il ministro della giustizia di parigi che odia gli zingari e li vorrebbe sterminare, tiene rinchiuso nel campanile Quasimodo, un giovane con un gobbo che ha tentato di uccidere quando era bambino

ecco cosa dice wikipedia in proposito

Frollo è il ministro della giustizia a Parigi. Prova un odio profondo per la popolazione zingara e si prodiga per eliminarli tutti. Nel film, Frollo è anche il responsabile della morte della madre di Quasimodo, e a malincuore si prende cura del bambino. La sua vita si complicherà ulteriormente dopo aver conosciuto Esmeralda, una zingara ballerina che lui ritiene essere una strega, e che comincerà a desiderare carnalmente.

Questa versione di Frollo è molto diversa da quella del personaggio originale. Il Frollo disneyano è difatti un uomo violento e palesemente squilibrato, con poco riguardo verso l'umanità e abile nel mascherare i suoi difetti grazie all'autorità che la sua posizione gli conferisce, mentre nel romanzo veniva descritto come un uomo più compassionevole, ma comunque complicato; inoltre nel romanzo Frollo è l'arcidiacono della cattedrale. Nonostante le modifiche apportate al personaggio, Frollo è rimasto comunque un "cattivo" decisamente molto maturo per un pubblico infantile, a causa delle sue qualità negative, che comprendono razzismo, ipocrisia, lussuria e bigottismo religioso, e della sua totale mancanza di senso dell'umorismo. È per questo motivo considerato uno degli antagonisti dei film Disney più negativi, nonostante, a differenza di comprimari come Malefica, Re Cornelius e Jafar non abbia alcun potere. Nel doppiaggio originale è stato doppiato dall'attore Tony Jay, in quello italiano da Eros Pagni. Per i tratti facciali di Frollo, i disegnatori della Disney si sono ispirati a quelli dell'attore Vincent Price.

Frollo vive a Parigi dove esercita la professione di giudice. Uomo profondamente religioso, egli utilizza la sua posizione per perseguitare ed arrecare sofferenze al popolo dei gitani, accusandoli di essere "parassiti" e di "vivere al di fuori dell'ordine naturale". Una notte un gruppo di zingari tenta di entrare a Parigi, solo per essere intercettati ed arrestati dallo spietato giudice e dai suoi uomini. Quando una donna del gruppo tenta la fuga, Frollo la insegue ed infine la uccide sui gradini di Notre Dame, per poi scoprire che ella era la madre di un bambino deforme. Frollo tenta dunque di uccidere il bambino gettandolo in un pozzo, ma viene fermato dall'Arcidiacono che lo convince ad allevare il bambino come proprio figlio, come ammenda per i peccati che ha commesso.

Frollo dunque battezza il bimbo Quasimodo, e lo alleva nel campanile della Cattedrale di Notre Dame, nel tentativo di "proteggere il mondo dalla sua mostruosità". Nonostante la rigida disciplina religiosa e di orientamento del giudice, Quasimodo cresce manifestando ottimismo e spirito libero. Nel corso del ventennio successivo, Frollo continua a guadagnare potere all'interno della città, imprigionando, torturando e uccidendo gli zingari, e cercando nel frattempo di convincere il popolo parigino della loro malvagità. Prima di prendere parte all'annuale Festa dei Folli, Frollo incontra il capitano Febo, un soldato leale e giusto, al quale assegna il compito di trovare la Corte dei Miracoli, luogo che gli zingari hanno adibito a nascondiglio.

Nel corso della festa, Frollo fa la conoscenza di una zingara di nome Esmeralda, dalla quale è attratto e al contempo disgustato. Poco dopo, Quasimodo, fuggito dalla cattedrale, viene incoronato Re dei Folli ed in seguito pubblicamente umiliato, sotto lo sguardo indifferente del suo tutore. Sarà Esmeralda ad aiutare Quasimodo e a deridere pubblicamente Frollo per la sua indifferenza, scatenando la sua ira ed in seguito rifugiandosi nella Cattedrale per sfuggire all'arresto. Quella stessa sera Frollo scopre di provare dei sentimenti per la zingara, e teme che questa attrazione possa tradursi nella sua dannazione eterna. Contemporaneamente Quasimodo aiuta Esmeralda a fuggire dalla Cattedrale, al che Frollo comincia a darle una caccia spietata con l'intenzione di farla sua o, in caso di un suo rifiuto, eliminarla. Cercherà di sterminare una famiglia innocente credendoli dei traditori, ma un disgustato Febo, opponendosi alla sua volontà li salva. Frollo dunque accusa Febo di insubordinazione e lo condanna a morte, ma con l'aiuto di Esmeralda il capitano si salva.

Avendo scoperto che Quasimodo ha aiutato Esmeralda a fuggire, Frollo ricorre all'inganno, facendogli credere di aver trovato il nascondiglio degli zingari e minacciando di attaccarlo, affinché il ragazzo si rechi alla Corte dei Miracoli per avvisare Esmeralda del pericolo, e scoprire così la posizione del luogo. Purtroppo il suo piano va a segno, e Frollo arresta Esmeralda, Febo e gli zingari, e fa incatenare Quasimodo nel campanile della Cattedrale, dopodiché condanna Esmeralda a morire sul rogo. Prima dell'esecuzione, l' uomo pone ad Esmeralda un ultimatum: diventare la sua donna o morire, ricevendo come risposta uno sputo in faccia. Quando per Esmeralda sembra giunta la fine, Quasimodo riesce a fuggire e a trarre in salvo la ragazza, mentre il popolo di Parigi, incoraggiato dal suo gesto, ingaggia una furiosa battaglia contro gli uomini di Frollo, mentre Quasimodo colpisce i soldati con sassi e mattoni e infine riesce a metterli in fuga riempiendo la piazza sottostante alla Cattedrale con del piombo fuso. Dopo aver sfidato l'Arcidiacono, Frollo raggiunge Quasimodo ed Esmeralda sul campanile e lì tenta di ucciderli, dopo aver rivelato al ragazzo la verità sulla morte della madre (Frollo gli aveva sempre detto che sua madre lo aveva abbandonato per la sua deformità). Dopo aver rischiato di precipitare dal balcone della Cattedrale, Frollo si aggrappa ad un gargoyle e si appresta a decapitare Esmeralda, ma in quel momento il gargoyle si stacca e prende vita dal balcone portandolo con se. Frollo così trova la morte precipitando nel lago di olio rovente. Le sue ultime parole erano state: "Egli castighera i perversi e li precipiterà in una voragine di fuoco!"
 
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