Un uomo vestito di nero avanzò verso i nuovi venuti, mentre le faine sghignazzavano per la scena.
-Capo, abbiamo trovato questi due mentre razzolavano nella spazzatura. – disse una delle faine.
-Ha! Ha! Ha! – si alzò un coro di risate.
-Silenzio! – ordinò l’uomo vestito di nero e subito non ci fu più alcun rumore – Janja, così ti chiami Janja. – più che una domanda era un’asserzione, il capo delle faine stava guardando con attenzione la iena , ignorando quanto gli aveva chiesto di Jasiri, poi disse rivolto ai suoi accoliti – Portatemi quegli altri due!
Un tramestio di passi e poco dopo due faine spuntarono in compagnia di … Cheezi e Chungu.
-Capo!!!!!! – gridarono in coro le due iene, che alla vista di Janja gli saltarono addosso felici di averlo ritrovato.
-Credevamo fossi morto. – disse Chungu con le lacrime agli occhi, dandogli una zampata sul muso.
-Ma dove eri finito? Noi eravamo in una giungla d’asfalto chiamata Middleton, era così brutta e rumorosa, finché non ci siamo nascosti in una tana sotterranea. – cominciò a raccontare Cheezi – Era tutto buio e abbiamo scoperto di essere finiti nella galleria di un grosso animale, c’era pure un sentiero di metallo, così noi abbiamo cominciato a seguirlo sperando che ci portasse da qualche parte. Finché alle nostre spalle non abbiamo visto una luce ed abbiamo scoperto che eravamo nella tana di un mostro di metallo, ma quello, quando ci ha scoperti, ha iniziato a inseguirci e correva velocissimo.
-E’ stato terribile, - continuò Chungu - quando il mostro ci ha poi raggiunto abbiamo sentito solo un rumore fortissimo, di uno schianto: BUUMMM!! Poi è diventato tutto buio e ci siamo ritrovati in un mucchio di immondizia. Stavo per mangiare un panino al formaggio, condito con vermi , quando sono arrivati loro. – ed indicò le faine.
-Molto bene, a quanto pare questa è una riunione di famiglia, – commentò l’uomo vestito di nero, interrompendo le iene che si erano ritrovate – ma non è il momento delle smancerie, sono certo vorrete aiutarmi, dal momento che ho un compito molto importante da portare a termine. – continuò l’uomo vestito di nero - Sono il Giudice Morton e rappresento la legge qui a Cartoonia, ho il dovere di mantenere l’ordine in questa città ed ho bisogno di volontari che mi aiutino in questa giusta impresa. – poi guardò Janja, Cheezi, Chungu e Gaston, passandoli in rassegna ad uno ad uno – Sono certo che sarete solerti in questo compito e che ….
-Noi vogliamo solo tornare a casa. – disse Chungu con aria mesta, interrompendo il discorso del giudice.
- Sono certo che sarete solerti in questo compito – riprese a dire il giudice Morton, come se non avesse udito - e che farete del vostro meglio per catturare coloro che si comportano in modo illegale, creando scompiglio in questa città…
-Noi vogliamo solo tornare a casa. – ripetè questa volta Cheezi.
-I trasgressori verranno severamente puniti, quanto coloro che non collaboreranno al mantenimento della quiete cittadina. – il Giudice Morton fece un gesto con la mano e una delle faine tirò una tenda che nascondeva un misterioso serbatoio di liquido ribollente. Un’altra faina arrivò tenendo in mano una scarpa animata pigolante e senza indugio la gettò dentro la mistura. In un attimo la creaturina si sciolse sotto gli occhi attoniti di Cheezi e Chungu che si strinsero terrorizzati intorno a Janja, quasi soffocandolo. – E’ chiaro che la vostra collaborazione adesso è indiscutibile e sono certo che scoverete i colpevoli e li porterete a me senza indugio.
Chi era quel pazzo che andava a caccia di cartoni animati? Non era il momento di chiederselo, piuttosto di trovare un modo per evitare di finire in quel liquido corrosivo, visto che il giudice non ammetteva contraddizioni. Janja e Gaston dovevano sbrigarsi a trovare una soluzione.