Cattivi Soggetti

Il deposito dei desideri

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view post Posted on 29/3/2018, 21:57

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Il-deposito-dei-desideri_GDR_CS


Prologo
Pronta per un nuovo attacco al deposito di Paperone per impadronirsi della mitica numero uno e realizzare così l'incantesimo di Mida dell'eterna ricchezza, Amelia si reca a Topolinia e convince Macchia Nera ad allearsi con lei per compiere un furto memorabile. I due complici, dopo aver progettato accuratamente la rapina, una notte si recano al deposito e scoprono che ad attenderli c'è Paperinik. Prontamente Amelia gli getta un incantesimo di localizzazione, mentre Macchia Nera mette in funzione il suo super robot a prova di bomba, il Darkenblot, per abbattere una parete del deposito ed entrarci dentro. Con grande sorpresa, i due ladri si accorgono che il deposito è costruito con un materiale indistruttibile e sconosciuto e comprendono che questa è opera di Archimede l'inventore. Grazie all'incantesimo di localizzazione Amelia e Macchia Nera si recano nel covo di Paperinik per saccheggiarlo e scoprono che è in realtà Paperino. Dopo averlo imprigionato per usarlo come ostaggio, lo portano da Archimede e costringono l'inventore a confessare il mistero del materiale segreto con cui è stato costruito il deposito. Scoperto che si tratta di quarzite diamantica, un materiale alieno, Amelia e Macchia Nera rubano l'astronave di Archimede e si recano su Mine, il pianeta da cui proviene la quarzite. Qui trovano piccoli alieni verdi minatori che estraggono quel minerale e, dopo aver rubato loro tutti i picconi, i due complici tornano a Paperopoli. Finalmente arriva la sera del grande furto, Macchia Nera ha attrezzato il Darkenblot con una trivella fatta con i picconi alieni e finalmente la quarzite si spezza. Entrati nel deposito, questo è pieno di denaro ma non ci sono né Paperinik, né Paperone ad attenderli minacciosi. Insospettiti da questa assenza Macchia Nera ed Amelia cercano la mitica moneta, ma Amelia scopre che è un falso e a quel punto tutti i soldi si trasformano in coriandoli e il deposito non è altro che un'illusione magica. Questa è opera di Merlock, uno stregone che possiede anche lui l'incantesimo di Mida ed ha rubato la numero uno. Con un contro-incantesimo la strega dissolve l'illusione e con il suo complice scopre di trovarsi nella giungla. Qui la coppia incontra il pitone Kaa e la tigre Shere Khan, quest'ultima li invita a visitare un tempio perduto nella foresta, in cui si nasconde un mitico gioiello. Amelia crea una mappa magica con cui raggiunge il posto e scopre che abitato da scimmie che obbediscono ad un orango, di nome Re Luigi. In breve Amelia scopre che il gioiello che cerca esiste e che Re Luigi lo usa come maniglia per una porta misteriosa. Quando l'orango si rifiuta di consegnarglielo, la strega trasforma lui e le sue scimmie in rospi e si impadronisce del gioiello, che scopre essere l'"Occhio che rivela", un magico oggetto in grado di cancellare illusioni e trasformazioni e svelare travestimenti. Ma la curiosità di scoprire cosa c'è dietro la porta induce la strega e Macchia Nera a varcare la soglia e a scoprire che dentro c'è un portale, che una volta attraversato conduce in un orto. Nonostante gli ortaggi, i due complici assistono alla trasformazione di una povera fanciulla, di nome Cenerentola, in un'avvenente dama ad opera di una fata. Incuriosita da quella magia, Amelia trascina Macchia Nera all'inseguimento di Cenerentola fino ad un palazzo, in cui c'è una festa danzante. Trasformatisi in distinti ospiti, i due si intrufolano nella festa e mentre Macchia Nera rapina le ricche signore, Amelia avvicina Cenerentola. Scoperto che ha per madrina una fata, la strega riesce ad evocare la Fata Smemorina e a rubarle la bacchetta con l'aiuto di Macchia Nera. Scoperto il furto la gente fugge dal castello e Macchia Nera perde la bacchetta magica, ma trova una delle scarpette di Cenerentola che consegna ad Amelia. I due fuggono sulla carrozza magica, a forma di zucca, di Cenerentola inseguiti dai soldati e si ritrovano nel bayou di New Orleans, dove incontrano le ombre e il Dr Facilier, ossessionato dalle rane. Infatti ,una di queste ha ingoiato il suo magico amuleto e lui non riesce a trovarla. In cambio di un apprendistato di magia voodoo, Amelia si offre di trovare la rana scomparsa e di recuperare l'amuleto, ma quando lo trova decide di tenerselo e ordina alle ombre di eliminare il Dr. Facilier e di andarsene finalmente via dal bayou con Macchia Nera. Caduti in una profonda pozza acqua, Amelia e Macchia Nera si ritrovano nel deserto proprio mentre Merlock apre una misteriosa caverna, nascosta tra le sabbie. Non appena i due riescono ad infilarsi dentro scoprono che è piena di gioielli, ma Amelia è convinta che contenga un tesoro ben più prezioso. Al suo interno incontrano Aladdin ed un tappeto magico e ben presto scoprono una misteriosa lampada che, al suo sfregamento, fa comparire un genio in grado di realizzare tre desideri, ma in quel mentre arriva Merlock. Tra Amelia e il mago scoppia una sfida a colpi di magia, finché la strega non lo sconfigge. Quando tutto sembra andare per il meglio, l'avidità di Macchia Nera lo induce ad impossessarsi di un rubino di enormi dimensioni e a quel punto la caverna inizia a disgregarsi.

Paperopoli

Il genio aveva trasportato Amelia e Macchia Nera a Paperopoli e la città non sembrava molto cambiata dall'ultima volta che l'avevano vista. La magia illusoria di Merlock era svaniva e tutto sembrava normale, anche l'inviolabile deposito di Paperone troneggiava sicuro in quel panorama cittadino.

-Che bello tornare a Paperopoli! - esclamò Macchia Nera - Quanti bei furti ho compiuto qui …

Amelia, invece, aveva altri pensieri.

Nota del master
Questa è la role conclusiva della storia di Amelia. Ti ricordo che nella role precedente hai ordinato al Genio di portarti fuori dalla Caverna delle Meraviglie in disfacimento, questo verrà interpretato come un desiderio e quindi te ne restano solo più due. Inoltre, dopo la lotta con Merlock, non hai preso il suo amuleto; se hai letto il finale della role, scoprirai che l'ha preso Aladdin. Ti ricordo che possiedi ancora gli oggetti magici conquistati durante tutte le role precedenti e che tali oggetti sono ancora attivi. Giocati bene le tue risorse.
 
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view post Posted on 30/3/2018, 08:04

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"Ora che siamo di nuovo qui è ora di ritentare l'attacco al deposito, ma stavolta abbiamo il genio dalla nostra parte, disattiva tutti gli antifurto forza"
 
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view post Posted on 4/4/2018, 16:55

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Non appena Macchia Nera sentì ciò che Amelia aveva richiesto al genio, ne fu subito entusiasta.

-Finalmente! Entreremo in quell'immensa cassaforte e diventeremo ricchi sfondati!!! - da una tasca tirò fuori i gioielli che si era portato dietro dalla rapina nel castello in cui era andata Cenerentola - Queste pietruzze sono briciole al confronto dei tesori che ci sono là dentro … - poi si fermò di colpo, come se un pensiero lo tormentasse - Amelia, ma tu non volevi rubare il decino di Paperone? Come mai non hai chiesto semplicemente al genio di procurartelo?Forse hai abbandonato il tuo progetto e vuoi solo prendere il denaro di quel riccastro? Sai, devo assolutamente saperlo; sono stato il tuo complice e voglio anche io la mia parte di bottino: ne va della mia reputazione di socio …

Forse, nelle parole di Macchia Nera c'era un fondo di verità: perché sprecare tempo e fatica quando Amelia, con la lampada, poteva ottenere tutte le ricchezze del mondo e diventare la strega più ricca mai esistita?Rubare la monetina di Paperone aveva ancora senso? La papera a quel punto rispose …
 
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view post Posted on 11/4/2018, 20:42

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"Ti sbagli! La monetina mi donerà il tocco di Mida, rendendosi molto più ricca di quanto non potrei diventare con questa rapina, l'unico motivo perché non l'ho chiesta direttamente è perché voglio avere la soddisfazione di rubarla personalmente in faccia al vecchio cilindro!"
 
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view post Posted on 12/4/2018, 17:22

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Macchia Nera guardò Amelia e fece un sorriso: - Lo sapevo che non avresti resistito alla soddisfazione di dare una lezione a quel riccastro. Ha! Ha! Ha! Allora, che aspettiamo? Hai la lampada e un Genio che ci renderà ricchi sfondati. - poi guardò il Genio che li stava osservando - Non hai sentito cosa ti ha chiesto Amelia? Cosa aspetti a disattivare tutti gli antifurto del deposito?

Il Genio allora sospirò, non era certo una cosa che gli piaceva fare, ma Amelia, adesso, era la sua padrona per cui agitò le mani e una nuvola di stelle sembrò avvolgere delicatamente il deposito di Paperone.

-Ecco fatto, padrona, tutti i dispositivi di sicurezza sono stati disattivati.

Ora il deposito era totalmente indifeso ed Amelia …
 
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view post Posted on 16/4/2018, 14:51

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"Forza Macchia entriamo"
 
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view post Posted on 17/4/2018, 14:25

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La cosa buffa di quella situazione fu che l'ingresso nel deposito di Paperone avvenne attraverso la porta principale. Tutti i sistemi di allarme disattivati facilitarono ad Amelia e a Macchia Nera l'arrivo al nucleo del deposito, in cui era custodita l'immensa fortuna del papero.

-Ormai i miei occhi sono così assuefatti a questi tesori, che non si illuminano più: mi sto abituando alla ricchezza, ma la cosa non mi dispiace, anzi, questo è il mio momento!!! - disse Macchia Nera entusiasta alla vista di sacchi di banconote e montagne di monete - Spero, Amelia, che non ti dispiaccia se io mi faccio un bagno tra tutte queste belle monete luccicanti, so che Paperone ne fa uno al giorno e io non voglio essere da meno. Presto tu diventerai la strega più ricca di Paperopoli e io vorrei solo che questo deposito diventasse mio. Che ne dici, Amelia? Posso tenermi tutto questo deposito?

Amelia era entrata nel caveau per cercare la numero uno, ma .. che fare di tutto quel denaro?Spartirlo o lasciarlo tutto a Macchia Nera?
 
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view post Posted on 21/4/2018, 08:19

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"Si macchia tienitelo pure tutto, io ho già quello che voglio, ma dovresti prendermelo tu, sai l'aglio non era compreso come antifurto e io non posso avvicinarsi"
 
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view post Posted on 22/4/2018, 16:27

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A quella risposta, Macchia Nera esultò e si profuse in ringraziamenti, poi aggiunse: - ma certo, Amelia, avevo dimenticato l'aglio. Hi! Hi! Hi! Vado subito a prendere la monetina cui tieni tanto. Faccio in un attimo!

Il ladro sgattaiolo nei corridoi deserti, la strada la conosceva bene dal momento che lì c'era già stato, e con sicurezza si diresse alla stanza segreta in cui sapeva era depositato il famoso decino. Dal momento che tutti i sistemi d'allarme erano disattivati, la porta si aprì facilmente ma attenderlo c'era … Paperone. Macchia Nera si fermò di botto a quella vista.

Il deposito dei desideri_Paperone


-Ma … ma … che ci fai qui? - domandò balbettando.

-Questo è il mio deposito, è normale che io sia qui. - rispose seccamente Paperone.

-Tu … tutti i sistemi d'allarme sono stati disattivati e … - balbettò ancora Macchia Nera.

-Già! - replicò asciutto Paperone - Tutti i sistemi d'allarme sono stati disattivati, tranne uno.

Macchia Nera fissò Paperone incredulo, poi l'occhio gli cadde sull'oggetto che il papero teneva in mano. Si tratta di una lampada, molto simile a quella che aveva Amelia. Di colpo capì che qualcosa non andava e ritornò velocemente da Amelia.

-AMELIAAAAA!!! Pa … Paperone ha … ha …. una la …. una la … una lampada!!!! Ha una lampada magica. Sono sicuro che quella che ho visto è una lampada magica. Qui le cose si mettono male!

Un'altra lampada magica? Possibile?!
 
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view post Posted on 27/4/2018, 11:39

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"Un'altra lampada" esclamò la strega "questa non ci voleva e a me rimane solo un desiderio a meno che... Ma certo" la strega si presentò a Paperone "e così hai una lampada magica! Mi dispiace ma la ho anch'io! Non so quanti desideri ti rimangano ma credo ci guadagneró da questo scambio: Genio scambia le due lampade!
 
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view post Posted on 1/5/2018, 15:32

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Il Genio obbediente esaudì il desiderio di Amelia, mentre Paperone scoppiò in una risata.

-Una mossa azzardata, Amelia, adesso io ho un genio nuovo e tre desideri a mia disposizione.- le disse mentre nelle sue mani si materializzava la nuova lampada.

Amelia non perse la calma, adesso aveva una nuova lampada e tre desideri: chissà che genio le era capitato? Anche quello era blu? Poi le parole di Paperone la riportarono ad una brusca realtà: il papero poteva esprimere desideri che l'avrebbero messa in difficoltà, che fare ora?
 
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view post Posted on 4/5/2018, 14:45

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"È vero ma almeno siamo pari ora" disse sfregando la lampada
 
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view post Posted on 6/5/2018, 16:00

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Sembrava un duello stile western; non appena Amelia iniziò a sfregare la lampada, anche Paperone fece la stessa cosa contemporaneamente. Così, da una parte, ecco saltar fuori in Genio dalla pelle blu e dall'altra ecco spuntare un paperotto con in testa un buffo turbante.

Il-deposito-dei desideri_Genio


-Comanda, padrone …. toh, un collega! - il Genio blu appena uscito dalla lampada Paperone si accorse del paperotto.

-Salve collega! - rispose il paperotto - E' così raro un compagno di lavoro … al lavoro. Ha! Ha! Ha!

-E' vero! Ha! Ha! Ha! - rise il Genio a quella battuta - Da quanti secoli sei dentro una lampada?

- Oh, non è da molti secoli, in effetti, ma ho davanti a me una bella carriera. Ho già servito altri padroni, sai?! E' stato un servizio un po' noioso, devo ammettere, sempre i soliti desideri: denaro, palazzi, gioielli … - rispose il paperotto.

- Non me ne parlare. - replicò il Genio blu - Gli umani non hanno fantasia; mai che ti chiedano un viaggio sulla luna.

-Oh sì, io di viaggi ne ho fatti, ma solo per andare a cercare altri tesori. Che barba! - il paperotto parlava con un'aria a dir poco delusa.

- Pensa che il mio ventesimo padrone, voleva che gli realizzassi come desiderio … - riprese il Genio blu.

Amelia e Paperone si ritrovarono ad assistere allibiti a quella conversazione, quasi i loro geni si fossero dimenticati di loro.
 
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view post Posted on 7/5/2018, 11:35

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"Smettetela di conversare!" gridò Amelia furiosa "sarete anche amici ma noi padroni siamo nemici quindi dovrete combattervi CHIARO?! Forza genio attacca l'altro Genio!"
 
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view post Posted on 8/5/2018, 15:14

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-Ehi! Non vorrai picchiare un tuo collega? - strillò il Genio blu non appena udì il comando di Amelia.

-Mi dispiace, amico, ma io devo ubbidire ad Amelia: adesso ho un nuovo padrone. - rispose malinconicamente il genio paperotto, mentre lanciava addosso alla sua controparte un pugno enorme e del peso di alcune tonnellate.

-Ahia! Fa male! - gridò il Genio blu mentre sprofondava nel pavimento del deposito.

-Il mio deposito! - gridò Paperone - Avevo appena fatto lucidare il pavimento!

-Prendi questo! - il pavimento si frantumò per fa uscire un enorme piede blu che diede un singolare calcio al genio paperotto, che sfondò il soffitto del deposito.

-Ahiaaaaa!!! - gridò il piccolo genio, mentre volava fuori dal deposito.

-Oh, no!!!! Riparare il soffitto mi costerà una fortuna. Finirò in bancarotta. - si lamentò ancora Paperone.

Poco dopo il genio paperotto ricadde in caduta libera sul pavimento del deposito con un sonoro tonfo, proprio davanti al Genio blu che stava uscendo faticosamente dal buco del pavimento, pronto a dare un ceffone gigante al genio paperotto con una manona smisurata.

-Un momento! - urlò Paperone al Genio blu - Io non ho espresso il desiderio che tu attaccassi a tua volta il genio paperotto.

-Ma … padrone, io pensavo che … - balbettò il Genio blu.

-Tu non devi pensare, tu devi solo ubbidire! - replicò seccamente Paperone.

-Sì, padrone. - ammise mestamente il Geni blu.

-Bene, invece di rispondere agli attacchi di quel genio esegui il mio primo desiderio: voglio che i tutti i geni di tutte le lampade magiche siano liberi.

-COOOO…SAAA?????- dissero all'unisono i due geni smettendo all'istante l'alterco.

-Ho detto : voglio che tutti i geni di tutte le lampade magiche siano liberi. - ribadì Paperone.

-Ma … ma … questo desiderio è … è impossibile. - disse subito il Genio blu.

-Nessun padrone ha mai espresso una cosa simile. - replicò il genio paperotto.

-Io … io … non so cosa fare. - balbettò il Genio blu - Nel regolamento dei geni non c'è nessun paragrafo che descriva un'eventualità simile, eppure l'ho letto tutto.

-Anche io ho letto il regolamento dei geni e non ho letto niente che riguardi una cosa simile; dobbiamo chiedere al Gran Consiglio dei Geni. E' un desiderio che va oltre il limite di ogni genio e richiede un permesso speciale, una delibera dell'Alto Consulto. - asserì il genio paperotto smettendo subito di attaccare il Genio blu.

-Hai perfettamente ragione , collega, è " un desiderio che va oltre il limite di ogni genio" e dobbiamo consultare il Gran Consiglio dei Geni immediatamente: è una questione urgentissima. - il Genio blu si rivolse all'anziano papero - Mi dispiace, padron Paperone, ma la tua richiesta mi obbliga ad andare via e chiedere opinione ai nostri superiori; il tuo desiderio è … complicato. Addio!

-Perdonami, padrona Amelia, - disse a sua volta il genio paperotto - ma il desiderio di Paperone, anche se non è il mio padrone, mi tocca da vicino e se davvero fosse realizzabile io non potrei più aiutarti. Devo seguire il Genio blu adesso. Addio!

I due geni svanirono attraverso il buco del soffitto del deposito.

-Come ai vecchi tempi, Amelia! - disse Paperone guardando con uno sguardo min accioso la papera, poi gettò a terra la lampada inutilizzabile e tirò fuori il fucile a trombone e un mazzo d'aglio.
 
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